Quando si parla di pavimento bagno mosaico si sta parlando di una possibilità che tutti conoscono e tutti sanno che può essere una scelta interessante per aggiungere eleganza e un tocco artistico in quella stanza della casa così importante.
Ci sono varie caratteristiche di cui possiamo parlare rispetto a questo pavimento e a questo rivestimento e di sicuro è molto interessante per la sua versatilità.
Diciamo questo perché comunque i mosaici sono disponibili in una vasta gamma di materiali e quindi noi li possiamo trovare in pietra naturale, ma li possiamo trovare anche in ceramica o in vetro o addirittura in metallo e questo significa anche la possibilità di creare disegni ad hoc che ci possono interessare e che noi possiamo sperimentare insieme ad altri colori e forme e questo vuol dire ottenere un pavimento con un rivestimento unico e personalizzato.
Chi per questa scelta però non lo fa solo per un motivo estetico, ma c’è anche una parte funzionale e Infatti stiamo parlando di pavimenti con un rivestimento che si caratterizza per una durata nel tempo visto che i mosaici sono progettati per resistere alle sostanze chimiche, all’umidità e all’usura quotidiana che poi sono tutte questioni che riguardano un ambiente come il bagno.
Oltre al fatto che comunque non hanno difficoltà particolari per quanto riguarda la manutenzione e anche per quanto riguarda la pulizia che si presenterà abbastanza facile.
Un’altra caratteristica che viene molto apprezzata è la l’elevata resistenza allo scivolamento e si sa che per un bagno non è poco e questo perché le molte piccole piastrelle che formano il mosaico che rendono una superficie con una buona aderenza e questo ci tutela da rischi di cadute e scivolamenti e i bagni sappiamo che sono sempre pieni d’acqua e di umidità, per esempio, quando usciamo dalla doccia.
Poi, tra l’altro, dal punto di vista dello stile a quei mosaici possono essere utilizzati per creare motivi con i fiori o con i paesaggi o motivi geometrici e qualsiasi disegno vogliamo.
Ci sono diversi fattori che influenzano il preventivo finale per un pavimento del bagno con mosaico
Per quanto riguarda i vari fattori ai quali facevamo riferimento nel titolo di questa seconda parte e che comunque riguardano il preventivo finale intanto dobbiamo parlare del materiale che viene utilizzato e che avrà un impatto significativo sul costo finale, per esempio, ci sono dei mosaici di pietra naturale come quelli marmo e in granito che saranno molto più costosi rispetto alle altre opzioni in ceramica o in vetro.
Per questo motivo inevitabilmente quando parliamo di questi argomenti mettiamo in evidenza il fatto di dover stanziare un budget per sapere come scegliere e ad esempio un’altra cosa che influenza il costo complessivo riguarda la dimensione e la complessità del disegno.
Un design che noi vogliamo più elaborato avrà bisogno di un lavoro più dettagliato e quindi i costi salgono, così come quest’ultimi saliranno per esempio ci sono problemi nella superficie del pavimento esistente e quindi questo richiede più sforzi e più tempo nella sua preparazione.
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Curioità sui mosaici:
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa.
Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva.
Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”.
Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre.
Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi), quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.
Storia del mosaico
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi.
Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C.
A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate.
Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.
Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali sui mosaici, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.
- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato (Wikipedia)