Quando parliamo di rivestimento bagno intanto parliamo di una stanza molto importante per casa nostra perché praticamente è la stanza più frequentata per vari motivi,e importanti, e quindi all’interno di casa nostra il bagno non abbia mai nessun tipo di problema né per quanto riguarda le piastrelle e quindi il rivestimento come vedremo in questo articolo e anche per quanto riguarda per esempio il funzionamento degli impianti idraulici, e il funzionamento dei sanitari
In effetti quando parliamo di rivestimento bagno pensiamo subito alla classica piastrella che però dopo un secolo è stato il materiale da rivestimento principale utilizzato per qualsiasi tipo di bagno
Anche perché ci sono piastrelle con tante varianti cromatiche e quindi una persona ancora ora potrebbe prenderla in considerazione per impermeabilizzare i muri del proprio bagno
Infatti non dobbiamo dimenticare che la grande importanza che ha il rivestimento sia per quanto riguarda i pavimenti che per quanto riguarda la parete di un bagno semplicemente perché lo stesso serve per non assorbire acqua in eccesso che può essere provocata da qualche fuoriuscita o qualche perdita o per la pulizia degli ambienti
Ma non dimentichiamo nemmeno che grazie ad un rivestimento avremo una protezione in più contro gli agenti chimici e comunque nei bagni spesso utilizziamo e spesso sono anche prodotti abbastanza aggressivi che non devono intaccare questo rivestimento
Per quanto riguarda i vari tipi di rivestimento intanto possiamo parlare delle piastrelle in ceramica e parliamo di piastrelle ottenute da una miscelazione di varie quantità di argilla o rossa bianca con acqua e chimici
Le piastrelle smaltate con dei materiali che la possono rendere lucida e impermeabile e tra l’altro ci sono tantissime varianti che in certi casi possono costare poco e la manutenzione non è nemmeno così complessa
L’unico problema che queste piastrelle possono essere scivolose e quindi possono portare problemi di sicurezza per il pavimento,oltre al fatto che sono meno resistenti del gres
Quando decideremo di occuparci del rivestimento del nostro bagno ci accorgeremo che abbiamo tante possibilità a nostra disposizione
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte comunque sono tante le possibilità per il rivestimento bagno e tra queste non possiamo non menzionare il gres porcellanato che è un materiale molto versatile, ed è forse quello più economico e di sicuro molto meno costoso del marmo o del legno
Un materiale che ha una superficie compatta e facile da pulire che è molto resistente agli agenti meccanici e chimici solo con la sua posa richiedere l’intervento di un personale specializzato perché altrimenti può diventare troppo complesso
Poi c’è anche la pietra naturale e quindi marmi e graniti che hanno tanti tipi di essenze venature diverse e così da creare un design unico e quindi da personalizzare questo rivestimento
Fermo restando che se decidiamo di installarlo nel nostro bagno poi dobbiamo stare attenti con i detersivi troppo aggressivi
E abbiamo iniziato solo alcune possibilità non tutte e comunque c’è bisogno di un orientamento da parte di esperti nel settore che verranno a fare un sopralluogo e ci daranno dei consigli con preventivi annessi.
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Curioità sui mosaici:
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa. Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva. Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”. Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre. Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi), quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.Storia del mosaico
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta. Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi. Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C. A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate. Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali sui mosaici, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato (Wikipedia)