Rivestimento bagno mosaico Arpino: piastrelle mosaico per rinnovare il tuo bagno, tante soluzioni per decorare il tuo bagno con un rivestimento colorato e versatile.
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Rivestimento bagno mosaico Arpino per un ambiente esclusivo e personalizzato
Per chi desidera realizzare un ambiente bagno personalizzato e unico, la tecnica del mosaico è sicuramente la scelta migliore.
Questo antico metodo di decorazione murale, da secoli utilizzato per impreziosire gli ambienti residenziali, è considerato oggi una vera e propria tendenza, è sempre attuale e permette di scegliere tra una vastissima scelta per quanto riguarda le forme, i colori e i materiali. Un Rivestimento bagno mosaico Arpino può essere utilizzato per decorare l’intero ambiente, dalla pavimentazione alle pareti, o per definire alcuni dettagli specifici: mensole e piani di appoggio, colonne, nicchie. Un’idea molto apprezzata è quella di realizzare elementi d’arredo in muratura, ad esempio la cabina doccia o il supporto per inserire la vasca idromassaggio interrata, e di rivestirli in mosaico, per poi decorare e altre pareti con tecniche differenti.
In una stanza da bagno molto grande, il mosaico può essere utilizzato per rivestire un’intera parete di sfondo, lasciando le altre in un colore unico, creando uno splendo effetto scenografico. I materiali utilizzati per il mosaico sono diversi e consentono ad ognuno di individuare la scelta migliore per quanto riguarda il colore, le tecniche e i costi.
In commercio si trovano anche mosaici pronti e già posati su fogli di rete quadrati, adatti a chi apprezza le soluzioni fai da te: tuttavia, se l’intenzione è quella di realizzare un ambiente prestigioso, è necessario richiedere la consulenza e l’intervento di un professionista esperto in questa tecnica.
Rivestimenti per il bagno in vetro e in ceramica
I classici materiali per il Rivestimento bagno mosaico Arpino sono indubbiamente il vetro e la ceramica, ai quali si è aggiunto negli ultimi anni anche il gres porcellanato, apprezzato per le sue doti di resistenza, eleganza e versatilità.
Le mini piastrelle in vetro colorato sono un classico dei progetti di architettura d’interni che prevede la tecnica del mosaico.
Sono adatte per decorare intere pareti e pavimentazioni, per il rivestimento totale di bagni di piccole dimensioni o per definire alcuni elementi particolari, come il box doccia o il rivestimento esterno della vasca da bagno. I colori delle tessere da mosaico in vetro sono forti e brillanti e consentono di riflettere la luce, amplificando la luminosità di un ambiente piccolo e privo di finestre.
Nelle stanze da bagno più grandi, il mosaico in vetro è adatto per realizzare pareti artistiche e per essere inserito in pavimentazioni rivestite in marmo o pietra, creando un magnifico effetto anticato. La ceramica è da sempre uno dei materiali preferiti dagli artigiani esperti nei progetti in mosaico, si adatta ad ambienti classici o moderni e può essere valorizzata ulteriormente dalla presenza di decorazioni eseguite manualmente.
In un bagno dall’atmosfera elegante e lievemente vintage, la ceramica è senza dubbio il materiale più adatto. Per quanto riguarda il gres porcellanato, si tratta di un materiale più adatto a soddisfare esigenze tecniche moderne, è ideale in un bagno di design ed è disponibile in diverse finiture, dall’effetto vetro al satinato.
É un materiale molto resistente, perfetto quindi anche per il bagno di un ambiente pubblico.
Materiali naturali e mosaici in metallo
Una delle tendenze più recenti per il Rivestimento bagno mosaico Arpino è quella delle tessere in materiale metallico, in genere si tratta di acciaio inox, in grado di resistere ad un ambiente umido, in presenza di acqua e di vapore.
Le pareti in mosaico metallico sono spesso utilizzate negli ambienti poco luminosi, grazie all’elevato potere riflettente e all’effetto a specchio.
Con i mosaici metallici si possono realizzare pareti riflettenti moderne e raffinate adatte in qualsiasi tipo di ambiente, anche se arredato con uno stile classico.
I materiali naturali più utilizzati per il mosaico sono il legno, il marmo e la pietra.
Il legno richiede l’intervento di un professionista esperto nella lavorazione di questo prodotto, inoltre è necessario che si tratti di elementi in legno adatti a sopportare l’umidità e quindi trattati adeguatamente.
I mosaici in legno, se realizzati a regola d’arte, sono molto belli e delicati e valorizzano l’intero ambiente abitativo. Il marmo e la pietra naturale consentono la realizzazione di ambienti prestigiosi, dallo stile classico e minimalista, e si abbinano facilmente ad altri materiali.
Un ambiente bagno molto elegante, può essere impreziosito dalla presenza di un mosaico in ciottoli naturali inserito in un rivestimento di marmo in tinta. Questo tipo di materiali comporta un costo piuttosto elevato, sia per il valore stesso del prodotto che per la difficoltà delle tecniche di posa, tuttavia si tratta di un vero investimento, che incrementa il valore dell’intera residenza.
Riservare una grande attenzione al colore
Nella realizzazione di un Rivestimento bagno mosaico Arpino, la scelta del colore è di fondamentale importanza.
I progettisti in genere si avvalgono di sistemi informatici per l’elaborazione digitale del motivo decorativo e per la definizione della gamma cromatica, studiando con attenzione il luogo di destinazione, lo stile d’arredo e le caratteristiche architettoniche.
Negli ambienti di dimensioni limitate, soprattutto nei bagni privi di finestre, sono da preferirsi i colori chiari, le tinte pastello e i materiali riflettenti come il vetro, che riescono ad amplificare la luce e offrire un effetto di profondità.
I rivestimenti a mosaico possono essere realizzati a tutta parete, oppure utilizzati per definire alcuni elementi, lasciando le pareti di colore unico.
Se il bagno è di grandi dimensioni, con soffitti molto alti, come si trovano di solito nelle residenze d’epoca, il mosaico è ideale per realizzare decorazioni a tutta parete, creando fondali dal magnifico effetto estetico.
Il mosaico si abbina comunque a qualsiasi stile, è perfetto in un ambiente classico, valorizza un arredamento moderno con originalità e impreziosisce un contesto minimale o vintage.
Si tratta di una soluzione decorativa dal carattere molto diverso, se paragonato a quello dei rivestimenti tradizionali, in grado di offrire una serie di vantaggi estetici e funzionali, soprattutto in un ambiente complesso come è il bagno. Le tecniche di posa di un Rivestimento bagno mosaico Arpino sono concepite per garantire una perfetta aderenza e offrire anche la massima facilità nelle operazioni di pulizia.
Le fughe tra gli elementi sono ridotti al minimo, e vengono ulteriormente colmati con un apposito prodotto idrorepellente, per escludere ogni rischio di infiltrazione.
CURIOSITA’ SUI MOSAICI Arpino
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa.
Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva.
Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”.
Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre.
Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi)[2], quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.
Storia del mosaico
l mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi.
Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C.
A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate.
Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni. [CONTINUA…]
Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.
- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato
(fonte Wikipedia)
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