Quando parliamo di piastrelle mosaico bagno stiamo parlando del rivestimento come sappiamo e stiamo parlando di piastrelle che vengono prese in considerazione da moltissimi proprietari di appartamenti o anche di altri locali e pensiamo ai locali commerciali semplicemente perché è un rivestimento molto interessante per tanti motivi.
Non è un caso che si parla di un rivestimento che ha una storia molto lunga e sempre viene consigliato ai clienti da parte di architetti o di geometri o soprattutto di interior design che evidentemente lo ritengono interessante per tanti tipi di bagni.
Infatti, grazie a questi motivi geometrici e a queste decorazioni eleganti potremmo trasformare un bagno anonimo in un bagno elegante che non lascerà indifferente i nostri amici che magari ci vengono a trovare per una festa o per una birra e quando vanno in bagno rimangono sconvolti nel senso positivo del termine.
Un altro motivo per il quale vengono apprezzate questi rivestimenti è il fatto che comunque le piastrelle a mosaico sono molto resistenti all’acqua e alle macchie e siccome parliamo di bagno e quindi se parliamo di doccia e parliamo di umidità questa è una caratteristica molto importante.
Per quanto riguarda i materiali li possiamo trovare di ceramica o di vetro di pietra naturale o di metallo e sono sempre gli esperti che poi ci suggeriranno quali possono essere quelli più adatti a noi, dipendendo dalle nostre esigenze e dalle nostre preferenze.
Tra l’altro le tessere di questi rivestimenti sono di piccole dimensioni e quindi possono essere personalizzate con vari dettagli decorativi molto interessanti e soprattutto le piastrelle di un bagno mosaico sono molto facili da pulire e questa è una cosa che non può che far felice chiunque che sempre può avere questa preoccupazione quando ci sono dei cambiamenti del genere per un bagno e per qualsiasi altra stanza di una casa
Diciamo che queste piastrelle mosaico per un bagno sono molto convenienti ed è chiaro che poi bisogna valutare sempre da situazione a situazione e soprattutto è sempre utile stanziare un budget per non fare confusione e ne parliamo meglio nella seconda parte dell’articolo.
Stanziare un budget significa evitare di perdere troppo tempo.
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte quando decidiamo di stanziare un budget evitiamo di perdere tempo e quindi evitiamo per esempio di parlare con quelle imprese che poi hanno delle tariffe che tanto non ci possiamo permettere e quindi avrebbe poco senso anche trattare con loro perché altrimenti facciamo solo confusione.
Tutto ciò vale soprattutto per le grandi città dove le imprese in questo settore pullulano e dove abbiamo bisogno di fare una prima scrematura, così da poter mettere da parte quelle che hanno nelle tariffe alte e con quelle che rimangono a metterci d’accordo per dei sopralluoghi.
Sopralluoghi che verranno eseguiti chiaramente a casa nostra, perché gli operatori dell’impresa vorranno vedere il bagno e vorranno ascoltare per capire che esigenze abbiamo, così che poi ci potranno fare un preventivo molto dettagliato con tutte le voci di spesa.
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Curioità sui mosaici:
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa.
Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva.
Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”.
Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre.
Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi), quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.
Storia del mosaico
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi.
Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C.
A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate.
Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.
Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali sui mosaici, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.
- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato (Wikipedia)