Pavimento ciottoli bagno è una soluzione ideale per chi sta cercando una soluzione dal punto di vista della pavimentazione, che unisca autenticità resistenza, bellezza e gusto.
Quindi conviene scoprire tutto quello che c’è da sapere sui pavimenti e cioè sulla posa, ma anche sui vantaggi funzionali estetici e sulle pratiche.
Innanzitutto diciamo che si tratta di una scelta di design che si caratterizza per unire la natura a un’abitazione, nel senso che si parla di pavimenti che offrono una sensazione organica, nonché una bellezza che non finisce mai, e che pochi altri materiali riuscirebbe ad eguagliare.
Quindi la possiamo considerare come una soluzione per chi è alla ricerca di una pavimentazione, che vada a unire eleganza rurale per il bagno, ma anche carattere e texture.
In questo tipo di pavimento offre molti vantaggi: per questo è molto apprezzato partendo dall’estetica naturale, visto che i ciottoli di solito sono disponibili in molti colori, dimensione e forme: ed ecco perché in questo caso sarà possibile personalizzare totalmente il pavimento del bagno, in base alle proprie preferenze e aspettative.
Inoltre ciò che sono molto famosi per essere resistenti alla deformazione, alle intemperie e all’usura: di conseguenza sono perfetti per tutti gli ambienti partendo dal bagno, ma anche la cosa si può allargare ad altre aree come anche un giardino.
Questo tipo di pavimento è anche molto apprezzato perché non richiede molta fatica e sforzo, relativamente alla pulizia che dovrà essere occasionale nel senso che, grazie alla superficie liscia sarà molto facile da pulire: nonostante questo manterrà in tetto la sua bellezza nel tempo.
Inoltre parliamo di pavimenti che riescono ad adattarsi bene sia ad ambienti interni come il bagno a cui ci stiamo riferendo oggi, ma anche a quelle esterne: di conseguenza si possono utilizzare per pavimentare anche le cucine, nonché terrazze, cortile e giardini.
Da non sottovalutare nemmeno la sensazione al tatto, visto che camminare su quel tipo di pavimento, soprattutto a piedi nudi, offre una sensazione unica e cioè piacevole e rilassante.
Come avviene di solito la posa di questo pavimento
Innanzitutto diciamo che per fare la posa dei ciottoli c’è bisogno di una grande attenzione abilità e dettagli: di conseguenza c’è bisogno di avere a che fare con professionisti i quali innanzitutto dovranno assicurarsi che la superficie su cui verranno posati sia compatta, ma nel caso dovranno rimuovere qualunque cosa troveranno.
Successivamente dovranno disporre i ciottoli sulla superficie già preparata, cercando di creare un design particolare o un motivo, fissandole poi con un legante adeguato, che funge da adesivo per il pavimento.
Parliamo comunque di professionisti esperti i quali per esempio riusciranno ad essere sicuri che i ciottoli siano uniformi. Quest’ultima parte del lavoro è molto importante perché consente di proteggere la superficie facilitando al contempo la pulizia.
In definitiva per arrivare al risultato di aver installato in maniera perfetta un pavimento in ciottoli nel bagno, o in un altro ambiente, c’è bisogno di un esperto nel settore che lavora in un’azienda legata alla pavimentazione, e cioè una di quelle realtà che abbia molta esperienza nella creazione e nella posa di questi pavimenti.
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Curioità sui mosaici:
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa.
Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva.
Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”.
Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre.
Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi), quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.
Storia del mosaico
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi.
Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C.
A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate.
Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.
Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali sui mosaici, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.
- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato (Wikipedia)