Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena: piastrelle mosaico per rinnovare il tuo bagno, tante soluzioni per decorare il tuo bagno con un rivestimento colorato e versatile.
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Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena per soluzioni d’arredo eleganti e innovative
Il Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena, nei progetti di arredo e di ristrutturazione, costituisce un elemento sempre attuale, ma può essere considerato anche una vera e propria tendenza.
Utilizzato per realizzare pavimentazioni, rivestimenti di pareti, box doccia e vasche, sfondi decorativi e scenografici, il mosaico offre il vantaggio della personalizzazione, sia per quanto riguarda i motivi decorativi che i colori, e può essere abbinato ad altri materiali, creando soluzioni innovative e uniche. Le mini tessere utilizzate per la realizzazione dei mosaici per bagno possono essere in ceramica o vetro, le decorazioni vengono spesso elaborate digitalmente, per garantire la massima precisione di posa e un risultato estetico perfetto. Proveniente da un’antichissima tradizione artistica, e utilizzato fin dai tempi antichi per la decorazione degli ambienti residenziali, il mosaico è tuttora un rivestimento versatile, che offre la possibilità di infinite interpretazioni, dalle più classiche alle più moderne e originali, ed è perfetto per l’ambiente bagno, ma può costituire un elemento prestigioso anche in un altro contesto della casa.
Rivestire il bagno in mosaico significa adottare un tipo di finitura che non subisce la moda, impreziosisce l’ambiente ed esalta le caratteristiche dell’architettura.
La vasca idromassaggio interrata, il box doccia realizzato in muratura, il piano d’appoggio con il lavandino in pietra naturale acquistano un’atmosfera particolare in presenza di un rivestimento in mosaico tono su tono o policromo.
Scegliere il colore che valorizza meglio l’ambiente
Nella realizzazione di un rivestimento murale di qualsiasi genere, il colore rappresenta l’elemento principale, che permette di dare luce all’ambiente di destinazione e di creare effetti estetici sorprendenti.
Nella scelta del Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena, come si è detto, le possibilità sono quelle di realizzare un rivestimento definito da sfumature e tonalità diverse dello stesso colore, oppure di accostare tinte diverse, in base al disegno realizzato dal progettista e alle preferenze personali. Una parete rivestita con un mosaico micro piastrelle in ceramica vetrificata di colore brillante è perfetta per rischiarare un ambiente di piccole dimensioni e magari privo di illuminazione naturale, quale può essere ad esempio un bagno di servizio, mentre in un ambiente più grande sono indicate le tinte scure e i disegni geometrici o complessi.
É bene tenere conto che il mosaico si adatta magnificamente ad ambienti arredati con qualsiasi stile, classico, contemporaneo, country, vintage, industriale o shabby.
Un’idea particolarmente originale è quella di decorare a mosaico una sola parete, ad esempio la parete di sfondo della vasca o della doccia, lasciando tutte le altre pareti in colore bianco, per realizzare una specie di scenografia e creare un effetto di profondità, arricchito magari da un impianto di illuminazione adatto.
Oggi, oltre alla vastissima gamma di colori, è possibile scegliere anche tra materiali di diverso genere adatti a soddisfare esigenze stilistiche e tecniche differenti.
Materiali naturali e mosaici futuristi
La presenza di materiali moderni e versatili per la realizzazione di un Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena, consente di creare ambienti eleganti, accoglienti e funzionali, con elevate doti di resistenza all’uso, durabilità ed uno straordinario effetto estetico.
Attualmente, i materiali disponibili sono diversi, ed offrono differenti caratteristiche per quanto riguarda l’impatto visivo, le tecniche di posa, la manutenzione e la pulizia e il costo.
Il vetro è uno dei materiali più interessanti soprattutto dal punto di vista cromatico, con la possibilità di ottenere risultati spettacolari dovute ai colori brillanti ai quali si aggiunge la singolarità della trasparenza.
Il gres porcellanato si sta diffondendo sempre di più non solo per le pavimentazioni classiche ma anche per la realizzazione di mosaici raffinati, che si distinguono per l’elevata resistenza all’usura, rivelandosi perfetti anche in un ambiente pubblico.
La ceramica è sempre un materiale di tendenza, oggi disponibile anche in prestigiose varianti decorate manualmente.
Per chi ama l’originalità e le tendenze più moderne, la scelta migliore è un mosaico in materiale metallico, adatto anche in un ambiente di piccole dimensioni, grazie alla potente capacità di riflettere e diffondere la luce, tipica di questo materiale.
La recente diffusione del legno come materiale per la creazione di pareti a mosaico originali e suggestive riguarda anche l’ambiente bagno, soprattutto nei progetti in stile etnico / giapponese, dove i materiali naturali si confermano i più indicati.
Si tratta però di una soluzione particolarmente impegnativa da realizzare, che richiede necessariamente la presenza di un artigiano professionista, in grado di lavorare alla perfezione un materiale vivo e delicato come il legno.
Formato delle tessere e tecniche di posa
Per i progetti di Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena, il mercato offre oggi un’ampia scelta anche per quanto riguarda i formati e i materiali di micro piastrelle e tessere.
Rivolgendosi ad un artigiano esperto e qualificato nella realizzazione di questo tipo di rivestimenti, è possibile ottenere risultati eccellenti, dai piccoli inserti decorativi, ad esempio una bordura inserita in una parete o un dettaglio architettonico, quale può essere una colonna, un arco, un vano o un piano di appoggio, alle realizzazioni a tutta parete, anche di grandi dimensioni.
La forma delle tessere da mosaico può essere perfettamente regolare, dai classici “quadratini” agli esagoni, oppure indefinita e non regolare, per ottenere risultati insoliti, talvolta persino non del tutto prevedibili.
Per avere la certezza di un mosaico ben eseguito e praticamente indistruttibile, è molto importante riservare la massima attenzione al supporto di base, sul quale le tessere vengono applicate.
Considerando che il bagno, all’interno di un’abitazione, è quel luogo che, più di ogni altro, permette di dedicare il tempo a sé stessi, è molto importante che l’ambiente corrisponda perfettamente alle proprie preferenze personali in fatto di forme, colori e atmosfera.
La scelta del disegno per il Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena
Anche per quanto riguarda la scelta del motivo decorativo del Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena, le soluzioni sono molteplici e l’intervento di un tecnico esperto consente di ottenere un risultato dal forte impatto visuale, creato perché sia in perfetta armonia con gli elementi di arredo e lo stile architettonico.
In genere, il progettista propone diversi soggetti, disegni, elementi decorativi o intere scenografie, selezionati insieme al cliente stesso: una volta individuato il tema preferito, verranno stabilite la forma delle tessere e la tecnica di applicazione.
In questo tipo di lavori la precisione è indispensabile e le tessere devono essere posate in modo da limitare al minimo le fughe, che verranno chiuse con un apposito prodotto idrorepellente.
CURIOSITA’ SUI MOSAICI Quartu Sant’Elena
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa.
Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva.
Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”.
Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre.
Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi)[2], quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.
Storia del mosaico
l mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi.
Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C.
A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate.
Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni. [CONTINUA…]
Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.
- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato
(fonte Wikipedia)
Mosaico Bagno Quartu Sant’Elena: piastrelle mosaico per rinnovare il tuo bagno, tante soluzioni per decorare il tuo bagno con un rivestimento colorato e versatile.