Prima di richiedere il costo mosaico bianco e nero bisogna sapere di cosa si tratta per evitare poi di fare scelte azzardate. Innanzitutto teniamo presente che nel momento in cui decidiamo di fare un intervento di ristrutturazione del nostro bagno, come per esempio il fatto di sostituire la vasca con la docciam può succedere che alcuni pezzi della parete rimangono scoperti.
Può succedere semplicemente perché spesso viene naturale scegliere la doccia anche per acquisire un po’ di spazio per muoversi: il tutto è naturale perché comunque risulterà più piccola visto che si sviluppa in verticale a differenza della base che si sviluppa in orizzontale.
Però visto che questi dispositivi non sono completamente sovrapponibili può nascere un problema soprattutto per quelle persone che non hanno conservato le piastrelle originali che dovrebbero in teoria essere acquistate in numero superiore proprio per essere utilizzate in caso di emergenza.
Però chi non è un addetto ai lavori non sa che c’è la possibilità di poter affrontare questa situazione migliorando l’aspetto del proprio bagno senza per forza dover cambiare tutte le piastrelle ma giocando la carta del mosaico
Tenendo presente che ci sono clienti che hanno voglia di vedere una stanza da bagno interamente piastrellata al mosaico: però non è una cosa che precede tutti perché il problema è che in alcuni casi l’effetto potrebbe risultare pesante.
Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e cercherà di seguirli però gli esperti ritengono gradevoli i contrasti per i quali bisogna collocare il mosaico solo in alcuni strategici punti della parete.
Quindi se queste opzione ci piace dobbiamo informarci con gli esperti per sapere il costo del mosaico”, che può essere una carta vincente nel momento in cui abbiamo bisogno di correggere l’aspetto delle pareti perché una cosa che può succedere dopo l’intervento di ristrutturazione o può essere una cosa valida se vogliamo risolvere un problema legato all’umidità che a volte si può manifestare dentro la stanza.
Conviene informarsi quindi soprattutto nel momento in cui vogliamo evitare di dover affrontare una cosa molto sgradevole e cioè la muffa
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Quale opzione considerare per quanto riguarda il mosaico bagno
Per valutare le opzioni nel momento in cui abbiamo deciso di avvalerci del mosaico dobbiamo sapere il preventivo e il costo di un lavoro che ci consentirà di cambiare tutte le piastrelle. Ma dobbiamo anche sapere come scegliere tenendo presente che le regole da seguire quando si tratta dell’estetica sono un po’ quelle generali che ci possono venire in mente quando per la prima volta dobbiamo arredare il bagno. Di solito la tendenza sarà quella di optare per tonalità luminose e chiare nel momento in cui si tratta di foderare almeno una parte della parete se ci troviamo in un bagno piccolo perché servirà proprio per avere un effetto di ingrandimento. Invece colori più scuri possono essere lasciati per le istituzioni opposte ossia per bagni di dimensioni maggiori dove ci sono delle finestre e dunque non ci sono bagni ciechi. In generale bisogna parlare con un esperto del quale cederà dei giusti consigli Tenendo presente che ci dovrà essere una coerenza per quanto riguarda lo stile della casa.Link Utili:
Curioità sui mosaici:
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa. Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva. Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”. Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre. Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi), quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.Storia del mosaico
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta. Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi. Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C. A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate. Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali sui mosaici, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato (Wikipedia)