Quando parliamo di bagno con mosaico Milano come facciamo in questo articolo stiamo parlando di una scelta di design che viene ancora presa spesso in considerazione per le persone che vogliono trasformare completamente l’atmosfera e lo spazio di quella stanza così importante di casa loro.
Quando parliamo di un mosaico parliamo di un rivestimento decorativo che è composto da vari piccoli pezzi di materiali e parliamo di metallo, pietra, ceramica o vetro e sono quei pezzi che poi vengono assemblati creando un qualcosa che alcune volte dal punto di vista del design è davvero sorprendente nel senso positivo del termine. Infatti, se andassimo a parlare con gli esperti nel settore che se ne occupano e ci direbbero che la prima caratteristica di questo tipo di bagno con mosaico e la sua bellezza estetica. Grazie allo stesso possiamo scegliere tra una vasta gamma di colori e anche visure e forme che possono essere combinati per creare un disegno unico e personalizzato per il nostro bagno dipendendo dallo stile che vogliamo per lo stesso Teniamo presente, infatti, che i mosaici possono essere utilizzati anche per rivestire dei pavimenti o delle pareti interamente rivestite, o bordi decorativi sempre con un qualcosa che non lascerà indifferente nessuno. Ma quando parliamo di bagno con mosaico non parliamo solamente di estetica e di bellezza, ma parliamo anche di resistenza, considerando che ci sono materiali quali la ceramica e il vetro che da questo punto di vista non hanno niente da invidiare a nessun altro materiale essendo molto resistente all’umidità e quindi molto adatti per un ambiente con il bagno. Una terza caratteristica che attira molti clienti che magari stanno andando a leggere le recensioni on-line e l’effetto che questo tipo di mosaico nel bagno non è nemmeno difficile da pulire o da mantenere, perché sarà sufficiente una classica pulizia normale con un detergente delicato e potremmo mantenere il suo aspetto luminoso per tanto tempo. Ci sono molte persone che considerano il mosaico uno dei rivestimenti decorativi più interessanti Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte ci sono molte persone che considerano il mosaico uno dei rivestimenti decorativi più interessanti, perché riesce a creare un senso di raffinatezza e lusso che altri rivestimenti non riescono a ricreare. Tanto che utilizzare un mosaico significa trasformare un bagno normale in un bagno lussuoso dal punto di vista dell’eleganza e tutto ciò grazie a questi disegni intricati ed eleganti che aggiungono un tocco di classe a qualsiasi ambiente. Ad esempio, molte persone per il bagno di casa loro o per il bagno di un altro locale optano per un mosaico di marmo bianco, oppure potrebbero voler combinare dei mosaici in vetro colorato dipendendo sempre dai gusti non tutti siamo uguali a quel punto di vista. Rispetto alle piastrelle tradizionali i mosaici sono più versatili rispetto al design visto e gli effetti artistici che si possono ottenere rispetto ad altre piastrelle e rispetto alla pietra naturale e al legno il mosaico è più resistente all’acqua e all’umidità.
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Curioità sui mosaici:
Origine del termine
Non è facile stabilire con precisione l’origine del termine “mosaico”: l’uomo ha da sempre manifestato una naturale inclinazione a decorare suppellettili o architetture, utilizzando sia pigmenti sia pietruzze già colorate dalla natura stessa.
Lo stesso termine mosaico è di origine incerta: alcuni lo fanno derivare dal greco μουσαικόν (musaikòn), “opera paziente degna delle Muse“; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” oppure “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse stesse”. Il richiamo alle Muse è dovuto all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Quindi musaeum o musivum indica la grotta e opus musaeum o opus musivum indica il tipo di decorazione murale. In seguito si affermò l’uso dell’aggettivo musaicus ad indicare l’opera musiva.
Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. C’è chi, invece, vi ha visto la radice di un vocabolo semita, soprattutto quando la parola viene usata come aggettivo, che potrebbe legarsi al termine “Mosè“, quindi “pertinente a Mosè”.
Sono state indicate anche altre locuzioni, quali musium che significa esprimere qualcosa con diversi colori, oppure museos nel senso di elegante. Le ipotesi però sono molte e nessuna sembra avere titoli sufficienti per prevalere sulle altre.
Le tessere erano chiamate in greco ἀβακίσκοι (abakìskoi), quadrelli, da ἄβαξ (àbax), (tavoletta), mentre in latino abaculi o tesserae, tessellae.
Storia del mosaico
Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Risalgono al 3000 a.C. le prime decorazioni a coni di argilla dalla base smaltata di diversi colori, impiegate dai Sumeri per proteggere la muratura in mattoni crudi.
Nel II millennio a.C., in area minoico-micenea, si iniziò ad usare, in alternativa all’uso dei tappeti, una pavimentazione a ciottoli che dava maggiore resistenza al calpestio e rendeva il pavimento stesso impermeabile, il che si ritrova anche in Grecia nel V secolo a.C.
A partire dal IV secolo a.C., vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.C., all’introduzione di tessere tagliate.
Le prime testimonianze di un mosaico a tessere a Roma si datano attorno alla fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si svilupperà un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni.
Tecniche
Si possono adottare molti tipi di materiali sui mosaici, che permettono effetti diversi ed hanno ciascuno i propri vantaggi.
- i ciottoli
- la pasta di vetro: effetto di trasparenza
- i quadrati d’arenaria: taglio facile e resistenti al freddo
- la ceramica smaltata: grande gamma di colori, ma di difficile conservazione
- il marmo: numerosi colori, grande resistenza, ma molto pesante
- l’oro e l’argento: si inserisce uno strato d’oro o di argento in una tessera di vetro; lo strato è protetto e si ha un effetto di luminosità
- il vetro soffiato: effetto di trasparenza più sfocato (Wikipedia)